Il blog di Sandro Rizzetto

Abbigliamento invernale MTB economico (o quasi)

 

UPDATE 2022: aggiornato con nuovi acquisti

UPDATE 2021: il post qui sotto è stato scritto nel 2019 quando le uscite invernali erano molto rare. Dopo 2 lockdown senza lo sci, soprattutto nell'inverno 2021 ho intensificato molto il riding nei mesi freddi ed inoltre -non so perché- sono diventato meno freddoloso. Ho quindi corretto il post con l'abbigliamento e le abitudini attuali.

Prendo spunto da questo bel post dell’amico Marco, che per ben quasi 20 anni ha fatto Appiano-Bolzano e ritorno in bici per andare al lavoro TUTTI i santi giorni e quindi se devo associare ciclismo e freddo, la prima immagine che mi viene in mente è lui sulla ciclabile con pioggia, vento, nevischio!

L’altro giorno, ci siamo sentiti via mail, e parlando dell’argomento in oggetto mi ha detto “Io metto quello che capita…Mai badato all'abbigliamento… anche perché tengo famiglia e certi prezzi per me non sono abbordabili.”

Ebbene il post ha il duplice scopo di esaminare cosa metto io nelle uscite invernali, che di questi tempi stanno diventando più numerose che in passato, e dimostrare che con capi “normali” (detto in parole povere “genere Decathlon”) e magari comprati fuori stagione in saldo non si spende un capitale.

Premessa: non sono qui a dimostrare che il capo super-tecnico, di marca e costoso è inutile… Anzi!! Sono convinto che nella maggioranza dei casi il prezzo che ci sembra folle è giustificato (dalla ricerca e sviluppo, dai materiali, dalla durata, ecc.); se siete ciclisti che vanno in bici tutto l’anno anche con temperature polari, investite sicuramente in pochi capi traspiranti che non vi fanno riempire di sudore e di conseguenza farvelo gelare addosso (insomma Endura in primis, Gore, Assos, Castelli o il materiale da sci alpinismo è il vostro pane).

Ma se siete come me, che solitamente tra fine ottobre e fine marzo tirate fuori la bici non frequentemente come nella bella stagione e diciamo nell’intorno dei 4-10 gradi, dei capi semplici e poco costosi fanno al caso vostro. (NdA nel 2019; ora praticamente la bici non la metto più via e vado anche sulla neve sottozero)

Disclaimer finale: io sono mooolto freddoloso. Quello che metto addosso io, probabilmente va dimezzato oppure a voi potrebbe andare ben con 10 gradi in meno. L’importante come in altri sport è vestirsi “a cipolla” per avere la possibilità di togliere/mettere a seconda del vostro feeling.

Intimo e calzamaglia

Sento già la prima critica: parli di economico e inizi con una maglia X-Bionic ?? È vero, la X-Bionic Energizer Mk2 non costa poco, ma si trova in saldo o nell’outlet di Noventa di Piave a cifre intorno ai 60€ e vi assicuro che sono i soldi meglio spesi. Io la uso da anni per lo sci (e la versione a canottiera per la mtb in estate) e dopo 1000 lavaggi sono ancora perfette. Non si inzuppano, non puzzano e la versione a maniche lunghe tiene molto caldo.

UPDATE: appena ordinata (Black Friday 2022) una maglia maniche lunghe DHB in lana merino su consiglio di un noto frequentatore del forum "feticista" di questo materiale... Aggiornerò il post dopo averla provata.

Per le gambe quando vado a sciare uso la sua calzamaglia abbinata, ma qui abbiamo il problema del fondello. Si potrebbe metterlo sotto (ricordatevi che il fondello va SEMPRE a contatto con la pelle e messo senza mutande!) ma temo non sia comodissimo. Al loro posto io indosso una calzamaglia Decathlon felpata, con un fondello non eccezionale ma neanche malvagio e che ha anche il gradito optional di un poco di protezioni sulle anche. Lo trovai in luglio (insieme alla giacca softshell) in un Decathlon a Brescia a 19€ e poi non l’ho più visto. Spero mi duri molti anni… Se le temperature non sono così basse uso un bibshort 3/4 della Nalini che unito a calzettoni alti fino al ginocchio copre interamente la gamba.

Secondo layer

Sopra l'intimo metto spesso (ma non sempre) una maglia manica lunga di Endura, la MT500 Burner II. È un capo che uso in moltissime stagioni perché può andare bene nelle fresche discese tardo-primaverili o inizio-autunno che come strato antivento tra intimo e qualcosa di più caldo.

Sopra questa maglia o direttamente sopra l’intimo se non fa freddissimo, metto spesso un pile leggero che anche ha uno strato antivento. Mi trovo benissimo con un capo della Quechua (Decathlon) che mi sembra di aver pagato 14€ o giù di lì. Lo uso molto anche in estate se si sale in quota e il tempo cambia. È molto slim-fit, dalla foto non sembra, e resta molto ben attillato. Ha gli inserti per i pollici in modo da non far entrare l’aria su per le maniche ma sotto i guanti stretti impugnando le manopole dà fastidio. Il gilet in neoprene Quecha è un capo molto versatile, può essere messo sopra a pile in caso di forte vento o freddo o al suo posto se fa troppo caldo. Il suo omologo in pile invece è comodo solo perché si comprime molto di più e occupa meno spazio nello zaino ma non è per niente antivento e fa entrare troppa aria. Alla fine lo uso solo per mangiare in malga all'aperto in mesi più caldi.

Sopra i pantaloni da ciclismo la maggior parte delle persone non mette niente (e già così pedalando avrebbe caldo). Io invece infilo un paio di pantaloni della Alpinestars modello Nevada che adoro! Non fanno sudare in salita (hanno anche due ampie aperture se proprio la temperatura sale) e sono caldissimi in discesa. Per temperature autunnali più miti li alterno con dei jeans da arrampicata della Simond sempre di Decathlon, molto comodi e larghi sotto le ginocchia (ci stanno perfettamente le protezioni).

Terzo Layer

Quando il freddo alle braccia si fa sentire, indosso un altro di quei capi che ho avuto la botta di fortuna di trovare in super-saldo (avete presente quando ci sono un paio di capi XS e altri XXL a prezzacci…). Per 19€ infatti ho trovato una giacca soft-shell della BTWIN che secondo me non ha nulla da invidiare a quelle stra più costose di altre marche famose (tanto per non fare nomi, ne ho una della Salewa, pagata scontatissima 99€ quando fanno la svendita di campionario che è molto inferiore).

Intanto si vede che è stata concepita per il ciclismo, in quanto è lunga dietro, ha i tasconi tipici sulla schiena, oltre a una comodo taschina con cerniera per il cellulare. Spettacolari sono le lunghe aperture tra braccia e ascelle quando si comincia a sudare e vogliamo far entrare un po’ d’aria. Insomma  un vero “bargain”.

Altra botta di fortuna è stata trovare questi due capi il primo al 50% nel mio negozio abituale e il secondo addirittura al 68% (70€ invece che 220 da deporvillage!) online. Si tratta di un gilet in primeloft di Mavic che può essere indossato in grigio o in arancio (doubleface) estremamente caldo e super compattabile nello zaino. La seconda invece è la  Giacca Mavic Mistral Trail GORE-TEX INFINIUM che è un capo eccezionale per quanto riguarda la tenuta al vento nell lunghe discese fredde. Non l'ho ancora mai sperimentata in caso di pioggia, ma penso che una nevicata o una pioggerellina leggera la possa tenere tranquillamente (il cappuccio è bello grande da usare sopra il casco e le maniche, che all'inizio mi sembravano troppo lunghe, sono adatte per tenere sotto dei paragomiti e per coprire fino in fondo la zona del polso).

 

E se fa freddo-freddo, soprattutto in discesa asfaltata o non tecnica dove quindi ci muoviamo poco o non riusciamo a pedalare?

Nello zaino o nel marsupio grande tenevo sempre un piumino molto leggero e fino della Meru (altra casa low-cost) che si appallotola nel suo sacchetto e occupa poco posto. Come quarto layer sopra i tre di cui sopra si diventa veramente no-frost anche sotto allo zero!! Ovviamente come guscio e in caso di pericolo di pioggia potrei usare la favolosa giacca Endura MT500 II che però definire economica è oltraggioso :-)

Acquisto del 2021 questa fantastica giacca Simond da alpinismo "ibrida" ovvero con piumino sul davanti e sui fianchi ma in tessuto su maniche e sulla schiena dove addirittura troviamo dei microfori per evitare la sudorazione da zaino. Cappuccio molto grande che ci starebbe sopra il casco e un utile optional di "mascherina copri naso" per bufere improvvise. La sto usando con varie configurazioni (solo con intimo, in discesa come quarto layer) e ne sono veramente soddisfatto.

Guanti

Le estremità sono sicuramente la parte che più si gela in quanto esposta al vento e che non si muove. Per quanto riguarda i guanti abbiamo solo l’imbarazzo della scelta (anche nel mio cassetto...). Io mi trovo molto bene con un paio di guanti invernali da ciclismo della Northwave che avevo preso superscontati su CRC quando ti arrivano quelle newsletter a cui non sai rinunciare. Ultimamente sto usando anche dei guanti della Ziener penso siano da  sci di fondo che avevo preso per le ciaspolate. Sono leggermente più grossi ma molto più caldi soprattutto per lo strato windstopper e si riesce a frenare senza problema e con un ottimo feedback.

Acquisto del 2022 i guanti Brisker Hydramatic di 100% (anche qui trovati online molto scontati); mi mancava un guanto impermeabile da abbinare alla mia infinita collezione e penso che dei 4 citati sarà quello che userò maggiormente.

Sotto i 5° o sulla neve, non consiglio mai di usare normali guanti da sci che sono troppo grossi, non danno feedback e diventano quasi pericolosi. Ho comprato e usato solo un paio di volte dei Triban 900 che sembrano molto caldi anche se il feeling di guida un po' ne risente (ma per discese veloci e dritte vanno molto bene).

Calze e scarpe

Per le relativamente poche uscite che faccio comprare un paio di scarpe specifiche invernali (come ad esempio l’ottima Northwave Raptor) non è sicuramente il caso. Indosso quindi le mie abituali Fiveten Impact High che sono abbastanza calde e la nuova versione sembra anche abbastanza impermeabile. Nel caso di pioggia o neve (essendo in Goretex)  ho rispolverato un vecchio paio di Northwave Dolomite che avevo comprato ahimé a ridosso del cambio filosofia in merito ai pedali (da clipless a flat). Ho tolto ovviamente la placchetta e messo il suo inserto con la vite, ma la suola molto tacchettata in vibram non ha sicuramente una gran presa sui pedali flat (motivo per cui io sconsiglio l'uso di pedule o altre calzature da montagna che sebbene offrano maggiore grip se dobbiamo spingere, sono molto insicure sui pedali). La versione nuova sembra essere molto cara, mentre la mia vecchia che sarà fuori produzione la si trova a 1/3 del prezzo. 

Essendo scarpe non propriamente “moon-boot” ci va abbinata una calza calda. A step di temperature io indosso un paio di calze termiche corte sempre di Northwave, la maggior parte della volte una calza lunga della Gore (non proprio economicissima, ma uno dei migliori acquisti che ho fatto) e se proprio voglio stare tranquillo una calza Polartec Lorpen in pile che si suda anche a -20!

 

Testa e volto

Sono solito portare sulla gola un Buff anche in stagioni calde, figurarsi in inverno; un Buff in pile nel mio corredo non può quindi mancare. Se preso originale della marca che ne ha dato il nome, può costare molto, io ho avuto la fortuna di trovarlo su Amazon a 9€ probabilmente perché è molto lungo, molto “piloso” e molto caldo, tutte caratteristiche che a me andavano più che bene. Difficilmente lo alzo sopra il mento a coprire bocca e naso perché non respireresti; se proprio dobbiamo coprire le nostre vie aeree in lunghe discese ci abbino un passamontagna leggero da ciclismo o addirittura (finora usato pochissimo) uno di quelli da sci per neve fresca con copribocca fisso aerato.

 

La parte superiore della faccia invece la copro con una maschera da sci con lenti trasparenti. In estate uso la maschera della POC che adopero d’inverno a sciare e che ha un doppio set di lenti (arancioni e bianche) ma quando non ho voglia di smontare le arancioni, uso un paio di goggles no-name presi molto tempo fa su CRC a meno di 25€. Che pur essendo molto grandi ci stanno benissimo sotto la visiera di entrambi i miei caschi MET (il Roam e il Parachute MCR)

 

Sotto il casco due opzioni: o una SkullCap di Endura che uso anche sotto il casco da sci (che però è imbottito ed estremamente più caldo), oppure ultimamente ho trovato dei capellini della VL Von Lamezan con una fascia in pile sulle orecchie ma il resto è un misto cotone/poliestere che non fa per niente sudare (al contrario di quelli di lana o solo sintetici). Sia al mercatino di Innsbruck che a quello di Bolzano li vendevano a 9.90€ e ne ho presi un bel po’ e ne sono contentissimo (penso andranno bene anche per le ciaspolate dove di solito o sudo o ho freddo).

 

Conclusione

È famoso il detto “there is no bad weather, only bad clothing…”. E fondamentalmente è vero. Certo bisogna sempre considerare anche le altre condizioni, soprattutto del terreno. Se non fa freddissimo ma i sentieri sono comunque ghiacciati, pieni di duro fango o di rimasugli di nevicate, meglio aspettare la bella stagione. Ma in giornate soleggiate o comunque con trail in buone condizioni, un bel giro in MTB nelle ore più opportune si può tranquillamente fare.

Commenti (2) -

  • Marco Bonatti

    06/01/2019 21:39:59 | Rispondi

    Prima di tutto grazie per la citazione e complimenti per la cura di ogni dettaglio nella stesura di questo pezzo. Io comunque rimango fedele alla mia filosofia: entro in un negozio e prendo quello che costa meno :-P Altra regola alla quale mi attengo sempre: con una maglia da 10 euro hai freddo? Ne compri due e le indossi una sopra l'altra. Sempre meglio spendere 20 euro per due maglie scadenti che 80-100 per una di buona qualità Smile))) Con un paio di guanti economici soffri il freddo alle mani? Semplice: ne compri un paio taglia S e uno taglia M, e vai di doppio strato :-PPP
    Dai un po' scherzo… anche perché a una cosa importante bado anch'io: che l'abbigliamento sia BEN VISIBILE. Colori sgargianti, giallo, verde, rosso, arancione: sulla strada bisogna farsi notare! Ma forse questo a te non interessa, dato che pratichi puro fuoristrada Wink
    Grazie e ciao!
    Marco

  • Italo Paccoi

    16/01/2019 10:47:19 | Rispondi

    Anche noi per le nostre uscite del weekend in mtb usiamo la maglia X-Bionic e sono assolutamente d'accordo con te... ottima resistenza e qualità!

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