Diario del viaggio

Diario del viaggio

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Giorno 1

Partenza alle 7 da Bolzano e arrivo all'hotel verso le 13, guidati dal fido TomTom che ci porta  diligentemente all'hotel. Preso possesso della camera (e che camera...), ci infiliamo subito nella metro e decidiamo di dare un'occhiata al cuore della città: Stare Mesto (la Città Vecchia). Ci accoglie subito la Porta delle Polveri e la Casa Municipale in stile Liberty e da lì ci inoltriamo in un bellissimo percorso fatto di edifici dell'epoca conservati benissimo, vicoli e strade pulitissime che ci portano alla famosissima Piazza della Città Vecchia (Staromestske Namesti) la cui visita potrebbe occupare l'intero pomeriggio. Sui lati nord e est si ergono la Chiesa di S.Nicola, quella di Santa Maria di Tyn, la Casa alla Campana di Pietra mentre il lato sud è coronato da una serie di bellissimi palazzi romanici e gotici dai colori pastello. Infine il Municipio con la sua alta Torre e con il famoso Orologio Astronomico e la processione di apostoli che a ogni battito di ora attira la folla di curiosi a naso in su... Conclusa la visita della Piazza ci concediamo l'altro "must" di Praga: Il Ponte Carlo. Passando sotto la Torre del Piccolo Quartiere inizia la lunga processione di statue che si conclude con la Torre del ponte della città vecchia. Sul ponte suonatori, artisti da strada, bancarelle e tanta gente che si gode la vista della Moldava e del Castello che domina la città.
Da appassionato di fotografia una bella sorpresa: una mostra itinerante molto ben organizzata del famoso fotografo Yann Arthus Bertrand (famoso per le sue foto aeree). E' tempo di cenare e non può mancare come prima sera il famoso gulasch innaffiato dall'ottima birra 12 gradi Pilsner Urquell, il tutto consumato in un bel locale (U Karlova Mostu) proprio sotto il Ponte Carlo.

Giorno 2

Giornata dedicata al Castello e a Hradcany, la "cittadina" fondata nel 1320 appena fuori la cinta muraria. In successione visitiamo la Torre delle Polveri, l'imponente e maestosa Cattedrale di San Vito ove saliamo i 280 gradini (a chiocciola... architetto di m... :-) )del suo campanile che ci offre vedute spettacolari della città. Non da meno sono la Basilica di San Giorgio e il suo Convento (con una ricchissima collezione di arte barocca), il Palazzo Reale con la sua enorme Sala Vladislao, i Giardini Meridionali, il Vicolo d'Oro (secondo me snaturato e riempito troppo di shop turistici ). Uscendo dal Castello abbiamo ancora il piacere di ammirare il Palazzo dell'Arcivescovado, il Palazzo Sternberg e Il Palazzo Martinic, ma soprattutto ci appropinquiamo a percorrere la via Nerudova che ci fa scoprire il caratteristico Piccolo Quartiere (Mala Strana) che percorriamo in lungo e in largo. Semidistrutti torniamo in hotel e stanchi abbiamo solo la forza di andare a mangiare una pizza nell'attiguo shopping center (tra l'altro neanche male...).

Giorno 3

E' la volta del Quartiere Ebraico, e si comincia subito col Cimitero, tappa che io e Lisa attendevamo con ansia per via del suggestivo fascino fotografico. E l'attesa è stata ampiamente ripagata visto che personalmente ho trovato il luogo molto suggestivo e particolare ed è forse stata la cosa che mi è piaciuta di più della città (strano a dirsi per un cimitero). Anche le varie sinagoghe vistate sono degne di note soprattutto quella Spagnola e la Pinkas con i suoi 77.000 nomi di ebrei uccisi nei campi di concentramento nazisti che fanno venire il magone. Dopo aver mangiato in un caratteristico ristorante all'aperto nei pressi di un mercato di frutta e verdura, aver comprato Matrioske e Oblatkj (e dopo un ottimo caffè (N)espresso nell'omonimo particolare locale) girovaghiamo senza meta tra vie, piazze e vicoli... il bello delle visite alle città è anche questo: "perdersi" in giro e scoprire per caso scorci e particolari fuori dai classici itinerari. Consumata un'ottima palacinkj, torniamo in hotel per approfittare della zona wellness e fatta un ciclo di saune belle toste a quasi 100 gradi tento invano di rilassarmi nella apposita zona relax (RadioSilvia e RadioLisa avevano instaurato una connessione permanente a 1 Ghz e non hanno smesso un attimo di parlare !!). Alla sera decidiamo di tornare a Mala Strana sulla via Nerudova dove avevamo visto parecchi locali carini, ed infatti in un ristorante con giardino interno (Ferdinand) mangiamo a prezzi assolutamente onesti (1300 corone in 4) degli ottimi secondi piatti e contorni. Abbiamo ancora voglia di scattare qualche foto e quale occasione migliore che non la splendida illuminazione di "Praga by Night" sia sul Ponte Carlo che nella Piazza della Città Vecchia... Prendiamo per un pelo l'ultima metropolitana di mezzanotte e facciamo ritorno un hotel.

Giorno 4

Ultimo giorno nella capitale boema che dedichiamo alla Città Nuova (Nove Mesto). Scesi alla fermata Mustek rimaniamo colpiti dalla grandezza e lunghezza di Piazza Venceslao, più un lungo corso che termina nell'imponente Museo Nazionale che una piazza come la si immagina di solito. Percorrendola in lungo notiamo parecchie sculture moderne , nonché la triste lapide dei martiri della Primavera di Praga (Jan Palach è il più famoso) che si diedero fuoco probabilmente in quel punto. Il monumento a San Venceslao domina il lungo trafficato corso e i palazzi che lo costeggiano sono molto belli e particolari: L'Hotel Europa in stile Art Noveau e il Palazzo Jungmann su tutti. Deciso che la visita all'interno del museo (tra l'altro bellissimo) s'ha da fare una prossima volta, ci dirigiamo verso Piazza Carlo (Karlovo Namesti) lungo vie "moderne" (leggi squallide) dove la nostra attenzione viene attirata solo da qualche scorcio particolare o dai fori di pallottole sul muro di una chiesa. La piazza in se dice poco, degno di nota un enorme albero al centro di un bel parco, e nei pressi la Chiesa di Santa Caterina, le guglie del Monastero degli Slavi Emauzy e una strana accoppiata di palazzi moderni chiamata Ginger & Fred. Dopo aver cercato invano un battello per risalire la Moldava fino a Ponte Carlo, ci accontentiamo di un normalissimo tram e pranziamo in un bar sulle rive del fiume (spuntino che ci costerà come la cena della sera precedente...). Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della parte alta sopra il Castello, ovvero Novy Stet (una splendida viuzza poco frequentata e con casette deliziose), il Santuario di Loreto e il Monastero di Strahov. Per rilassarci e godere di un po' di fresco (il sole picchia forte) ci inoltriamo nei verdi giardini del Parco Petrin avendo come meta la torre dell'Osservatorio o i labirinti degli specchi... non troviamo nessuno dei due e dopo qualche chilometro di scarpinata (lezione imparata in questo viaggio "MAI andare in montagna con Paolo !!" :-> ) e con la funicolare ferma per manutenzione ridiscendiamo verso la città e torniamo in hotel. Alla sera dopo la vana ricerca di un ristorante consigliato sul sito di una viaggiatrice (probabilmente nel frattempo chiuso), ripieghiamo su un ristorante di carne argentina, visto che il Gulasch, lo stinco e l'anatra cominciano a stufarci... Ultime foto notturne e si torna a fare le valigie e a a passare l'ultima notte a Praga.

Giorno 5

E l''ora del ritorno... ultima colazione, check-out e poi lasciamo la capitale della Repubblica Ceca. Dato che abbiamo ancora un po' di tempo decidiamo di visitare un famoso castello che sorge a 25 Km a sud ovest di Praga, il Castello di Karlstejn. "Fortunatamente" il TomTom ci fa fare molti km in più, tutti su strada normale e attraverso paesini e campagna boema che dall'autostrada non avevamo avuto modo di apprezzare. Il Castello edificato da Carlo IV nel '300 sorprende per la sua bellezza e lo stato di conservazione; notevoli anche gli interni (anche se le sale più belle sono visitabili solo con prenotazioni di 6 mesi di anticipo!!) dove ci hanno colpito oggetti di vita quotidiana come suppellettili, posate, giochi di carte e passatempi, ecc. Ultimo pranzo a base di pietanze locali, triplo caffè per non addormentarsi sulle lunghe autostrade ceche/tedesche/austriache e dopo un'ultima pizza in territorio italiano anche questa avventura è conclusa.

Anche questa volta con Paolo e Lisa siamo andati d'amore e d'accordo e sicuramente non ci sarà due senza tre...