9 agosto 2011 23:51
Safety Park Refresh
Due anni fa avevo personalmente sperimentato quanto utili e divertenti fossero i corsi di Guida Sicura che si tengono nel vicino Safety Park di Vadena (BZ). Proprio perché la consideravo un’esperienza formativa che può trarti d’impaccio da sgradevoli situazioni, ho insistito perché anche Silvia lo facesse (visto che non di rado d’inverno deve affrontare con fondo innevato la discesa verso Bolzano e che comunque ero conscio che certe manovre non le aveva mai provate).
Fortuna ha voluto che l’offerta estiva “Personal Coaching da 2 ore” si potesse frequentare in due persone, e di conseguenza “mi è toccato con mio grande dispiacere” ri-partecipare (come sempre nei mesi di luglio e agosto visto la bassa affluenza di ditte ed enti vengono praticate tariffe scontate, nel nostro caso 150 euro appunto per 2 persone per 2 ore).
Mi ha fatto molto piacere avere nuovamente come istruttore il simpaticissimo Erwin con il quale si è creato subito un ottimo feeling. Gli esercizi sono stati gli stessi dell’altra volta (anche se due anni fa ero da solo devo dire che in due la quantità di volte che si provano è circa la stessa, visto che mentre una macchina torna, l’altro compie la prova); quello che cambiava era la mia autovettura e il passaggio a una 4 ruote motrici rispetto alla precedente trazione posteriore mi incuriosiva molto.
I temi affrontati erano i classici: slalom su fondo innevato, frenata di emergenza, evitamento ostacoli, il cerchio “maledetto” del sottosterzo (dove ho imparato a mie spese che il 4x4 non serve assolutamente a niente e in una gara a inseguimento con la trazione anteriore di Silvia siamo praticamente arrivati pari) e la piastra di sbandamento per il controllo del sovrasterzo.
Alla fine di tutto ciò eravamo così entusiasti che la domanda è sorta spontanea: possiamo fare altre 2 ore con i contenuti del corso “avanzato”? E così a distanza di una settimana eccoci di nuovo in pista, dapprima con Manfred (altro valido istruttore molto preciso nello spiegare anche i dettagli tecnici) e poi ancora col mitico Erwin con il quale si sono provati esercizi a velocità più sostenute (da 70 a 100kmh) e su fondo asciutto: frenata (sempre d’emergenza) con due ruote sul bagnato e due sull’asfalto, frenata in curva appunto ad “alta” velocità, e acquaplanning. Infine di nuovo la piastra di sbandamento questa volta con successivo doppio ostacolo da evitare (con qualche 360° di Silvia visto che il passo corto della sua macchina non è proprio così semplice da gestire… “purtroppo” per Erwin io invece ho superato con entrambe le vetture la prova e quindi –persa la scommessa- il prossimo inverno sarà costretto ad offrirmi un bombardino sulle piste di Obereggen dove è maestro di sci ).
I pensieri finali vanno alla Bosch (o per Wikipedia al signor Olof Tegström) inventore dell’ABS…secondo me si merita il Nobel quanto Fleming per la scoperta della penicilina! Ogni esercizio che si faceva la domanda era “e non avessi l’ABS”? La possibilità di continuare a sterzare (con successo) MENTRE si frena non è così palese o evidente, ma è una delle cose fondamentali che potrebbe salvarci da un impatto sicuro. Oltre ovviamente a tutti gli altri sistemi elettronici di controllo stabilità e alle prestazioni generali delle macchine moderne. Ci lamentiamo spesso che costano tanto, ma i progressi che hanno compiuto sono innegabili e ancor più di prima posso dire di essere estremamente soddisfatto del mio giocattolone!
Drifting Silvia