8 settembre 2018 20:11
Trek Powerfly LT 9 Plus
Brevissimo test di meno di un’ora su questa ebike della casa americana che il mio negozio di fiducia Sanvit ha da poco iniziato a distribuire (oltre a Cube, Scott e Pinarello).
La Powerfly LT 9 Plus è una delle ultime e-bike enduro con batteria integrata e motore Bosch CX in questo caso montato orizzontalmente creando un effetto estetico che personalmente non mi aggrada. Molto meglio le versione LT9.9 e LT9.7 in cui l’inclinazione forma col tubo obliquo una linea migliore.
Ho provato la taglia 15.5 (S): stranamente Trek al contrario di quasi tutti che fanno telai da 16” e 18” per le taglie S e M propone 3 alternative: 15.5, 17.5 e 18.5. Guardando il sito, Trek consiglia la più piccola a gente più bassa di me (ne esistono??) e per la mia altezza propone una 17.5. Cosa che sia io che l’addetto allo stand del test Bike abbiamo considerato una cavolata.
Inforcata la bici in effetti, me la sono sentita subito corta e raccolta, forse grazie anche al pronunciato back-sweep del manubrio. Nel contempo erano anni (cos’erano? aaaaannni, cit.) che non mi piegavo in avanti così tanto (pur avendo due spessori sotto lo stem). Impostazione race da XC insomma, cosa che alla lunga sicuramente non mi piacerebbe (avevo già male al collo dopo pochi minuti). L’handling in discesa così raccolto e reattivo è invece un toccasana: mi ha ricordato molto la Thok Mig che avevo provato qualche mese fa. E il fatto di essere comunque molto caricato sul davanti, non può che far bene alle prestazioni e alla tenuta in curva dell’anteriore. Discesa quindi 9, confort in piano e salita 6 (ma ancora una volta, su una rampa cattiva e ripida l’anteriore caricato non si è alzato, quindi salita tecnica 8).
Per il resto non mi soffermermerò su ogni componente ma vorrei dare un paragone con quelli della mia bici che causalmente ha lo stesso prezzo di listino (quindi della stessa “classe” e categoria)
Forcella Fox Performance 36 Float, GRIP: porca vacca!! Va moooolto meglio della mia (una Fox 36 Float Factory FIT4 2018) soprattutto negli ostacoli piccoli e a bassa velocità. In pratica dove Pike e Lyric hanno sempre eccelso mentre Fox, forse (dico forse) solo con le versioni 2019 ha trovato la quadra. Questo conferma che: cartuccia 2019 molto meglio di 2018, GRIP meglio che FIT4, Factory (e #KashimadiStuCazzo) battuta dalla più economica Performance.
Ammo RockShox Deluxe RT3: probabilmente settato un po’ duro per il mio gusto plush, ma mi è parso equilibrato e molto progressivo.
Freni XT a 4 pistoncini: potenti!! anche troppo, soprattutto il posteriore! E poco modulabili, insomma molto on/off. Questa mattina ero con la mia in un bike-park e avrei eretto un monumento ai miei Saint per come si comportano: best brakes ever!
Ruote da 40mm con copertoni Plus 2.8: la configurazione che avevo l’anno scorso mentre quest’anno il downsizing che ha colpito molte case mi ha regredito a un 2.6” su cerchio da 35mm. Oh… non c’è niente da fare: a me i gommoni grossi piacciono e tornerei volentieri indietro. Purtroppo mettere un 2.8” sul mio cerchio da 35mm non ha lo stesso effetto e resta molto smilzo. Questi Bontrager XR4 non mi sono sembrati male, ma il test è stato troppo breve per dare un giudizio.
Cassetta SRAM GX 12 speed 11-50: qui ero molto curioso. Io monto la EX1 da “soli” 8 rapporti (11-48), i due denti in più del 50 erano pareggiati dalla corona da 15 mentre io monto una 14 . La curiosità era data dal fatto se con 4 rapporti in piú si sentisse molto il beneficio di trovare sempre il ritmo e la cadenza desiderata. Risposta: SI, ma ANCHE TROPPO! Nel senso che girando da due anni con 8 rapporti, averne 12 mi ha sorpreso in negativo, tutte quelle volte che dovevo scalare o salire velocemente di rapporto ci mettevo n click e troppo tempo. È vero che forse, abituato al fatto che il mio EX1 cambia di un solo rapporto alla volta, non ho “tenuto giù” il manettino per fare salire e scendere velocemente la catena. Però mi sono ritrovato piú volte a desiderare un certo rapporto (magari il più agile o il piú duro) e di metterci un casino di tempo per raggiungerlo. Nulla da dire invece sulla precisione della cambiata (che con 12 rapporti facile non è). Alla fine il test mi è servito a rivalutare e apprezzare il mio EX1
Reggisella Bontrager Line: pessimo! il manettino forse non era regolato nel migliore dei modi, ma ci voleva comunque troppa escursione e forza nel pollice. Anche il reggisella stesso non mi sembrava un fulmine nella discesa; insomma mi tengo stretto il mio Fox Tranfer che va benissimo.
In conclusione un’ottima e-bike (e ci mancherebbe considerata la marca e il prezzo vicino ai 6k). Mi sarebbe piaciuta provare la versione Carbon, ma forse meglio così, sia mai che dopo mi innamori del materiale che fa schizzare il prezzo ancora più in alto.
Mi resta il dubbio se Trek per la mia stazza, abbia un modello giusto. Questa S l’ho sentita al limite del piccolo, mentre la 17.5, pur senza provarla, ho la quasi certezza che mi sia grande. Bene comunque ha fatto Sanvit a prendere una terza alternativa nel settore e-bike (soprattutto visti i scarsi rispetti dei tempi di consegna della casa germanica cubista!), chi comprerà un e-mtb di questa marca non rimarrà di sicuro deluso!
PS sorry per la qualità delle foto fate con smartphone e in super-fretta