25 febbraio 2018 11:13
Zaino fotografico sportivo per trekking, sci, mtb: Mafrotto Off Road vs Lowepro Photo Sport
In questa stagione invernale così propizia per neve e panorami dolomitici fantastici, andare a fare qualche gita o ciaspolata senza l'ingombrante reflex e un paio di lenti sarebbe stato veramente un peccato. Inoltre in previsione di giri estivi in (e)-mtb, che l'hanno scorso ho documentato solo con una compattina, e magari di qualche escursione montana con l'amico Walter che gira sempre con 12 kg di zaino, era tempo di pensare ad uno zaino fotografico adatto ad ospitare un mini-corredo e qualche supporto extra-fotografico.
Se lo scopo dell'uscita è prettamente fotografica e il trekking o la pedalata sono solo il mezzo per raggiungere la shot-location, allora il mio consiglio è di affidarsi alla marca per antonomasia di questo settore che è F-STOP. Nei forum degli snowboarder fotografici ad esempio il modello Burton è uno dei più consigliati ed usati. Il fatto di essere completamente modulabili (si sceglie lo zaino e poi le varie ICU, Internal Camera Unit) ne fa sicuramente il miglior oggetto per backpack travelers o professionisti della landscape/extreme-sport photography.
Nel mio caso, però, la fotografia è un complemento alla gita e quindi mi serviva solo un qualcosa che nella presunta dozzina di uscite annuali mi proteggesse il corredo con un involucro imbottito. Definito quindi anche un budget non esagerato la scelta si è ridotta a due esemplari, ovvero
Come avrete potuto capire dalle foto l'ha avuta vinta il Manfrotto ma devo dire che sono stato molto indeciso… i fattori che mi hanno portato alla decisione si possono riassumere in questa tabellina di Pros&Cons:
Manfrotto | Lowepro |
Ci sta il corpo reflex con un 70-200 montato | non ci sta montato, ma solo a lato. |
Dovrebbe far sudare di meno con la retina sulla schiena, anche se non ho ancora trovato uno zaino che non fa sudare | la parte posteriore è in un tessuto molto poco traspirante |
Prezzo sensibilmente minore quando l'ho comprato (101€) | 150€ lo street price |
Ha quella fantastica feature della cinghia gialla sullo sterno | dovrebbero averla tutti gli zaini fotografici! |
L'unità imbottita si può estrarre trasformandolo in uno zaino da trekking da 30L | non estraibile |
La parte lombare è più pronunciata rispetto alla schiena; appena indossato sembra dare "fastidio" poi non lo si nota più e durante lunghi tragitti è molto comodo | dai video che ho visto sembra avere un'ottima indossabilità ed ergonomia e stare molto fermo e compatto |
scomparto per borraccia o thermos (come il lowepro) ma non il camelback, peccato | ha un camel-back integrato, comodo… |
La tasca nella parte superiore è accessibile solo aprendolo; scomodo | lo scomparto superiore ha una cerniera facilmente accessibile |
Pesa molto di più: 1900gr | più leggero: 1500gr |
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Entrambi sono disponibili in una versione più piccola da 20L, ovvero il Lowepro Photo Sport 200 AW II e il Manfrotto MB OR-BP-20GY. Se siete possessori di una Mirroless e di obiettivi più compatti, questo è lo zaino giusto; per "gli antichi" come me :-) che usano ancora la reflex invece è troppo piccolo.
Descrizione del Manfrotto Off-Road
Non è mia intenzione fare una lunga disanima di tutte le caratteristiche di questo zaino, in quanto sono molto più esplicativi i numerosi video su Youtube che si trovano che fanno vedere dal vivo le varie tasche, taschine, cinghie, regolazioni, ergonomia, ecc. Ecco comunque alcune considerazioni:
Nello scomparto imbottito riesco a farci stare un corpo reflex Full Frame e la tripletta che dovrebbe bastare per qualsiasi viaggio fotografico (uno zoom grandangolo come il 17-40 o il 16-35, un tuttofare come il 24-105 o 24-70 e un medio tele come il 70-200, montato sul corpo in versione f4, staccato anche in quella più voluminosa f2,8). È molto più facile che viaggi con il 24-105 attaccato e il 70-200 a lato. La profondità comunque fa si che due lenti ci stiano benissimo in uno dei due scomparti che sono divisi da un setto con velcro. Solitamente tendo a mettere il corpo nello scomparto superiore sia perché leggermente piú largo, sia perché ogni tanto "appoggio" lo zaino a terra un po' violentemente e la reflex costa più delle lenti!
L'unità, come in tutti gli zaini/borse sling, è accessibile di lato, permettendo di non togliere lo zaino del tutto ma di farlo scivolare solo sullo spallaccio sinistro
- Nella parte superiore ci stanno tranquillamente un sacco di indumenti di ricambio anche ingombranti come pile e felpe, più vari accessori (es. in configurazione sci-alpinismo o freeride ci sta la pala, per le ciaspolate le ghette e in mini-ramponi per le scarpe, per la bici tutti i vari tool, camere d'aria, pompa, ecc.). La "scomoda" tasca superiore per portafoglio, documenti e che di solito contiene il rain-cover è accessibile solo dall'interno aprendo lo zaino. Può essere un vantaggio in fatto di sicurezza anti-furto, ma l'avrei preferita esterna.
- Gli elastici sul davanti tengono fisse eventuali racchette da sci/trekking o anche piccoli treppiedi/monopiedi. Io sto usando un cinese OBO con testa a sfera alto 145cm. (simile a questo che Andoer rimarchia) che non è un mostro di stabilità ma è sempre meglio del mio monopiede o di un altro mini-manfrotto che possiedo ma la cui testa a vite è troppo debole per la mia reflex. La stessa Manfrotto nei vari video e foto ci abbina questo leggero MKOFFROADB, ma temo che più di una compatta o di una gopro, non possa reggere.
- La retina destra contiene un thermos da mezzo litro ben fissato; può essere comunque molto utile per farci stare un mini-treppiedi più saldo e fisso.
- Le due tasche poste sul davanti (sulle "ali" che si chiudono) sono molto comode e ottimamente accessibili anche con i guanti grazie a generose e grandi asole sulle cerniere; quella di destra è imbottita anto-graffio e io ci metto lo smartphone (che uso spesso come navigatore con l'app Viewranger), in quella di sinistra ci sta comodamente una compatta (di backup?) o vari accessori
- La feature più geniale e comoda è una fettuccia posta più in basso di quella classica di chiusura sullo sterno che permette di "appendere" la macchina senza che la sua tracolla aggravi i muscoli del collo. La si lascia un po' lasca per consentire di farci passare l'obiettivo et voilà.. durante le camminate resta ben adesa al corpo e la nostra cervicale è salva!
Uso sul campo
Questo capitolo andrebbe scritto tra un anno dopo svariate uscite ed esperienze d'uso. Quello che posso dire dopo averlo usato in qualche occasione e in "sport" diversi è che compie bene il suo lavoro, proteggendo l'attrezzatura e restando ben saldo e fisso sulla schiena anche nelle discese (sci e mtb). Certo per il peso non lo consiglierei a uno scialpinista o a freeriders che devono pellare (tra l'altro non ha attacchi per gli sci come ad esempi hanno alcuni Evoc) così come non è provvisto di paraschiena integrato, ma penso che se si va in giro con l'attrezzatura, non ci si prenda grossi rischi. Se sulla neve il rischio di sporcarlo è remoto, così non è in bici, ma il colore chiaro e delicato è forse il motivo per cui l'ho trovato sottocosto (altri colori costavano di più).