21 febbraio 2021 16:15
Logo nuovo dopo 5 lustri
Alcuni di voi si saranno già accorti di questo piccolo cambiamento all’interno del sito e sui miei avatar (o profile picture). Posso ufficialmente quindi dare il benvenuto al mio nuovo logo personale e dire addio al vecchio che mi ha tenuto compagnia per circa 25 anni.
Era infatti il 1996 all’epoca dell’uscita del mio primo sito che buttai giù in fretta e furia una sorta di pittogramma con le mie iniziali. Presi un font quasi a caso (Impact), avvicinai le lettere una sopra all’altra, sfruttai la trasparenza nelle aree in comune e come opera ogni non-grafico o designer abbruttito (soprattutto negli anni 90), cominciai a mettere un po’ di “effetti speciali” qua e là. Un pizzico di emboss, una drop shadow, forse anche un po’ inner-glow!! Negli anni fortunatamente il logo si è semplificato e “flattizzato” mentre il colore “tutina neonato Chicco” (che non so come sia nato) è rimasto fino all’ultimo.
Alcuni anni fa chiesi ad un amico (graphic designer e comic illustrator bravissimo) di pensare ad un restyling abbinato al nick dei miei (ex) account social: non che la sua proposta fosse brutta, ma forse ero più io che non ero ancora mentalmente predisposto a intraprendere il cambio drastico.
Alla fine del 2020 una fortunata coincidenza (per un progetto software avevamo bisogno del logo del prodotto) mi ha portato a scoprire che un partner/amico, con cui già collaboravo professionalmente da alcuni anni, aveva nella sua ampissima faretra un’altra freccia al suo arco di competenze.
Lorenzo è forse una delle persone più eclettiche che conosca; o meglio è una delle pochissime che abbina l’aspetto creativo/artistico a quello tecnico/geek. Abbiamo affidato a lui (e alla sua azienda) gli ultimi progetti di UI/UX sia di dispositivi hardware che di progetti software web e mobile e il risultato è stato graficamente e dal punto della usability estremamente vincente. Compositore ed esecutore musicale con le sue costosissime tastiere (che io per farlo arrabbiare chiamo sarcasticamente “pianole”) abbina una conoscenza tecnica di programmazione e di conoscenza degli strumenti software elevatissima il tutto condito da una sana dose di nerdittudine che ci porta ad esempio a discutere del supporto del VRR Variable Refresh Rate negli OLED introdotto da HDMI 2.1 quando una console applica il LFC Low Frame-rate Compensation :-)
Concordato quindi il conquibus (e la forma di pagamento!) e dotato di un mio kick-off briefing dove cominciavo a “rinchiuderlo” in requirements abbastanza stretti -cosa che non bisognerebbe fare in un percorso creativo- ha cominciato a sottopormi una serie di proposte diverse sia in termini di forma che di colore.
Sono stati molto di più i casi in cui ho fatto veramente fatica a scartare la soluzione che quelli che non mi sono piaciuti da subito.
Senza entrare nei dettagli della discussione e dell’iter infinito che ha portato alla versione finale, ho voluto forse guidare molto da protagonista il processo di affinamento e di tuning, ma alla fine ho come l’impressione che sia stato così bravo da avermi fatto pensare che alcune cose provenissero da me ed invece subdolamente e in modo subliminale mi abbia condotto dove voleva.
Certo, per una cosa così personale come il proprio logo, ritengo giusto dire la propria, mentre su progetti (come, ad esempio, il logo del software di cui sopra) penso che noi “diversamente-creativi” dovremmo affidarci al 99% e lasciare ogni tanto che ci conducano anche su strade che ci sembrano fuori dalla nostra confort-zone. Questo il risultato finale, il primo è quello ufficiale, il secondo senza la trasparenza interna (as. es per quelle applicazioni come what’sapp che hanno sotto un background verde-fastidio), gli altri per skin dark o altre evenienze.
La scelta dei colori è nata anche quella da alcune mie “specs” iniziali (stare nei dintorni del semi-freddo grigio, blu, azzurro, verde ed evitare colori troppo caldi come rossi e arancioni) e quando ho visto una delle sue prime proposte basate su un grigio antracite (con una punta di blu) e un azzurro bello carico ho realizzato che anche nell’abbigliamento sportivo utilizzo spesso questa abbinata. Coincidenze? Non credo proprio!!1!!1! :-)
Per un secondo set di colori (che di solito utilizzo per gli avatar di account “work” per distinguerli da quelli “private”) la proposta è caduta su un grigio più scuro e un giallo che qualcuno ha definito senape, ma che in un rapido sondaggio tra amici non ha avuto molto successo. Ed è per questo motivo che ho deciso di usare la doppietta di colori ufficiali del logo corporate della mia società (uno Slate Grey abbinato a un Lime Green) visto che, come dicevo, uso questo avatar per tutti gli account @microgate.it contrapposti a quelli @rizzetto.com
Infine il lettering del “nome prodotto”, che in alcuni caso è il nome del sito (rizzetto.com) mentre in altri potrebbe essere un più anonimo @sandroriz. Il font mi sembra molto pulito; sul posizionamento e la size abbiamo fissato alcuni paletti, ma a mio avviso potranno esserci divagazioni in base all’uso e alla grandezza del supporto usato (es. in un adesivo di piccole dimensioni da posizionare ad esempio sull telaio della ebike scriverlo troppo piccolo sarebbe inutile in quanto illeggibile).
Ecco qui. I primi commenti sono stati tutti di apprezzamento (o forse a chi non piace, è così gentile da tenerselo per sé 😊 ).
Non mi resta che ringraziare ancora una volta Lorenzo per questo lungo viaggio, Silvia per le molte ore passate a fare prove di applicazione (stay tuned per un SP derivato) e la collega Alessandra per qualche aiuto sui path e le bezier di Adobe Illustrator!