Capo Passero, Siracusa, Ortigia

Giorno 6

Capo Passero

Partiamo da Marina di Modica e poiché non è tardi, decidiamo di fare una deviazione verso il punto più meridionale dell’isola, ovvero Capo Passero (adesso dovrò per forza andare in Val Aurina sulla Vetta d’Italia per dire di aver visto interamente la Penisola da Nord a Sud !). La località balneare del Capo, Portopalo, non offre molto in questa stagione e quindi puntiamo in direzione della città di Siracusa.

Siracusa

La prima parte della nostra visita alla città è dedicata al Parco Archeologico di Neapolis, dove visitiamo l’anfiteatro romano e il famoso Teatro greco (uno dei più grandi insieme a quello di Taormina) che però ci lascia molto delusi in quanto i gradoni originari di sasso, sono avvolti da una copertura di legno. Sta infatti per iniziare la stagione delle Tragedie greche che per tutto il mese di Maggio e Giugno vedrà sul palcoscenico alternarsi Fedra e Aiace. Successivamente è la volta della Latomie, ovvero grandi squarci nella roccia che gli antichi hanno praticato per procurarsi il materiale da costruzione. Il più famoso di tutti è l’Orecchio di Dioniso, così chiamato per la particolare acustica dentro l’anfratto, vanificata dagli urli e strepiti di ragazzini in gita scolastica.

Visto che il biglietto di ingresso comprendeva anche la visita al Museo Paolo Orsi, decidiamo di darci un’occhiata; sito di fronte al grande Santuario a forma di cono che si scorge anche da lontano, il Museo ha una forma e un’architettura molto particolare e al suo interno si trovano esposti pezzi molto pregiati dell’epoca preistorica e greca. Ci facciamo convincere a visitare un mostra numismatica con migliaia di monete perfettamente conservate e poi facciamo un rapido giro in qualche sala.

Ortigia

Nel pomeriggio è la volta di Ortigia, la parte antica e storica della città collegata alla terraferma da due ponti. Subito s’incontra il Tempio di Apollo del VI secolo a.C. e poi ci si inoltra in un dedalo di viuzze che sfortunatamente non sono chiuse al traffico come pensavo (peccato!); Piazza Duomo con la cattedrale dalla facciata barocca è molto bella, così come i palazzi nelle vie adiacenti. Percorriamo il lungomare di Levante, vediamo per la prima volta (almeno in Italia) piante di papiro che crescono naturalmente, mentre dobbiamo rinunciare al Castello Maniace che è aperto solo la mattina.

Finiamo il nostro tour girovagando in cerca dei due ristoranti per la sera che ci avevano consigliato (alla fine sceglieremo il Don Camillo) e facendo un po’ di shopping lungo la via principale dei negozi.

Alloggio

Hotel Cavalieri
Iniziamo col dire che questo è stato sicuramente il miglior hotel di tutto il nostro tour. E’ un piccolo boutique hotel di design, a pochi passi dall’isola di Ortigia, quindi comodo logisticamente e comunque centrale per i turisti (non ha parcheggio proprio ma nell’isolato si trova facilmente posto). Le camere e gli spazi comuni sono arredati con molto gusto e con un connubio moderno-antico molto piacevole (si vede la mano del proprietario che è architetto). La colazione è stata super-soddisfacente, con succo d’arancia spremuto al momento, torte e pasticceria di altissima qualità, pane croccante e freschissimo e frutta fresca (fragole, arance, mandarini, kiwi) tagliata a pezzi: insomma LA colazione che uno si aspetterebbe sempre e invece in altri hotel per un motivo o per l’altro mancava sempre qualcosa.

La vera differenza di questo hotel però sta nella conduzione familiare e nella cordialità dei suoi proprietari. Potrei dirvi che Gianluca è appunto architetto, che con la sua famiglia e la moglie austriaca hanno avviato da poco questa attività, che è stato un mountain-biker di alto livello, che ora pratica l’enduro, che ha paura dell’aereo :-), ecc. E come so tutte queste cose ? Perché hanno “perso” del loro tempo prezioso con noi solo per chiacchierare amabilmente, anche se magari avevano altre mille faccende. E ovviamente non si è parlato solo di lui, ma è stato da subito prodigo di consigli su cosa potevamo visitare, dove avremmo potuto cenare, ci ha indicato su una cartina tutti gli itinerari da percorrere, insomma si è comportato più da “amico” che da “fornitore di servizi”. Un esempio per molti altri albergatori di come si dovrebbe condurre un’attività e la riprova che questo comportamento paga è il fatto di essere già dopo due soli anni di attività nei primissimi posti del rating alberghiero (tripadvisor, booking, expedia, ecc.).