Etna, Catania

Giorno 7

Mercato del Pesce

Dopo la colazione e prima di ri-partire decidiamo di visitare il mercato del pesce e della frutta-verdura che si tiene poco dopo il ponte dell’entrata in Ortigia. Il mercato non è grandissimo come quello della Vucciria di Palermo ma è comunque un’esperienza bellissima. I colori dei pesci appena pescati sui banconi non hanno eguali a quelli che arrivano nelle nostre pescherie del nord, idem per la frutta o la verdura che viene venduta a prezzi incredibili a confronto ai nostri. E poi ovviamente le grida e i richiami dei pescivendoli danno un aspetto molto caratteristico e originale al tutto.

Etna

Ripartiamo congedandoci a malincuore dalla simpatia dei proprietari dell’hotel Cavalieri e prendiamo la strada per Catania. Essendo un’autostrada nuova, scorrevolissima, senza traffico (e gratuita!!) arriviamo in un baleno, ed essendo molto in anticipo sull’orario di appuntamento per prendere possesso della nostra stanza, decidiamo di vedere da vicino il grande vulcano che sovrasta la città con i suoi 3200 metri.

Saliamo fino al paese di Nicolosi e poi su fino al Rifugio CAI Sapienza a 1900 mt. dove c’è un impianto di risalita e da dove partono le escursioni. Il paesaggio è molto particolare, lava nera quasi ovunque dove invece siamo abituati a vedere verdi prati. La temperatura è consona all’altitudine (9 gradi con vento freddo), ma “fa strano” vedere in lontananza il mare e le spiagge della costa catanese. Ci sono molti turisti (vestiti adeguatamente) che salgono sul versante per arrivare a qualche punto panoramico. Noi invece ripartiamo; a un paio di km sorge un piccolo osservatorio astronomico che, per deformazione professionale, avrei voluto visitare, ma vengo impedito da un cartello di divieto di accesso. Ridiscendiamo quindi la montagna infilandoci nel traffico caotico prima della periferia e poi del centro di Catania.

Catania

Arriviamo all’incontro con Salvatore, il proprietario del B&B (vedi sotto) e disbrigate tutte le formalità e ottenuti i dovuti suggerimenti partiamo alla scoperta della città più “viva” e modaiola della Sicilia. La prima tappa è per il “pranzo” anche se sono quasi le 14.30, ma piano piano stiamo prendendo i ritmi del Sud. Salvatore ci ha consigliato gli arancini di Savio e ovviamente non poteva sbagliare: spettacolari! Io al ragù, Silvia alle melanzane, con 4 euro abbiamo mangiato benissimo e siamo sazi (altro che McDonald!!). Percorriamo quindi la via Etnea (la via principale di Catania) arrivando in Piazza Duomo, sorvegliata dall’alto della colonna dal famoso elefante di lava simbolo della città e dove ovviamente sorge la Cattedrale in stile barocco. Poco distante la Badia di Sant’Agata e il Palazzo Biscari, mentre prima di arrivare alla pizza colpiscono i due palazzi contrapposti dell’Università e (immagino) di un liceo (Syracusi Gimnasium).

La via che mi ha colpito di più è senza dubbio la via Crociferi, un susseguirsi di palazzi e chiese barocche dalla facciate sontuose. Alla sera torneremo in Piazza Duomo per cenare al ristorante Ambasciata del Mare (altro ottimo consiglio di Salvatore) e anche se mi aspettavo una “movida” più numerosa (ma è un giorno di lavoro e forse è troppo presto), ci fa piacere vedere che si può passeggiare in tutta tranquillità protetti dalla discreta presenza di polizia e altri corpi militari.

Alloggio

EH13 Luxury Accomodation
Nella ricerca di un hotel a Catania mi era capitato sott’occhio questa strana tipologia di esercizio ricettivo; non era un hotel, ma neppure un B&B in senso stretto… in pratica un grande appartamento in un normale condominio (ben posizionato appena dietro la via principale di Catania, ovvero via Etnea) dove il proprietario ha ricavato 4 stanze arredate tutte in modo diverso, con gusto e con mobili di design (la sua attività principale è la conduzione di un negozio storico di arredamento a Catania, Rizzotti). Lo potrei definire un “boutique bed&breakfast”, ma dopo averci passato solo una notte forse la definizione più giusta sarebbe “casa tua in un’altra città”. La particolarità di EH13 infatti non sta tanto nell’ambiente, ma in come Salvatore (il proprietario) da subito ti accoglie e ti fa sentire a tuo agio. Il check-in si trasforma da subito in una chiacchierata con la quale ti spiega con dovizia di particolari le poche regole della casa ma soprattutto i segreti della città che solo un suo abitante ti può fornire. La sua disponibilità è totale e ci invita a chiamarlo al cellulare in qualsiasi momento per ogni cosa, non solo riguardo al pernottamento. Ci dice che se potesse accompagnerebbe singolarmente ogni singolo suo ospite e sono sicuro che è sincero e lo farebbe veramente volentieri. Sul B&B poi nulla da obiettare; essendo libere ci fa scegliere la tipologia di camera che preferiamo (optiamo per quella in stile giapponese con letto a futon, visto il nostro prossimo viaggio nel Sol Levante) e alla mattina ci vizia con una colazione che non dimenticheremo facilmente (soprattutto per la macedonia di arance con cannella e miele che ho già intimato a Silvia che dovrà farmi anche a casa). Insomma un incontro e una conoscenza veramente eccezionale. Grazie mille Salvatore!