Guilin

Guilin

La giornata inizia presto: sveglia alle 4.30, colazione al sacco in macchina e in aeroporto, partenza volo alle 7.40, e arrivo a Guilin alle 9.00 dove ci attende finalmente un po’ di caldo (quasi troppa l’escursione!) e la nostra quarta guida, una ragazza di nome “Rondine” che soprannominiamo “rabbrividiamo!” per la sua flemma stile Marina Massironi dei Bulgari di AGG!

Dopo un riposino in hotel fino alle 13 (ennesimo caso di mala organizzazione negli orari), al pomeriggio visitiamo la Grotta del Flauto di Bambù, un lungo percorso tra stalattiti e stalagmiti illuminate da fari colorati un po’ kitch.

Successivamente ci spostiamo sempre all’interno della città e saliamo sulla Collina di Fubo uno dei tanti speroni di roccia che sorgono in questa zona; l’ascesa, con un’umidità del 95% ed un caldo tropicale, non è delle più piacevoli, ed infatti Rondine arrivati a metà si ferma e ci dice di proseguire da soli! Dalla sommità si gode un bel panorama del fiume che attraversa la città e delle montagne dalla forma caratteristica che vedremo meglio domani dalla barca.

Fiume Li e Yangshou

Partiamo di prima mattina in macchina per raggiungere l’imbarcadero dove la nostra motobarca ci aspetta insieme ad altre decine uguali. Questa breve crociera di mezza giornata è infatti molto frequentata sia da turisti esteri come noi che da cinesi, in quanto il panorama e i posti sono tesoro nazionale (uno scorcio è addirittura raffigurato sulla banconota da 20 yuan).

Il meteo è grigio e nuvoloso, il verde della vegetazione è quasi irriconoscibile, ma perlomeno non piove (tranne brevi scrosci) e quindi possiamo passare il tempo sul deck superiore esterno a fare delle foto e a fare conoscenza con personaggi “bizzarri”!
 

Dopo il pranzo a bordo arriviamo al villaggio di Yangshuo che altro non è che una lunga via piena di negozi turistici e bancarelle.

Per prolungare la visita della giornata e uscire un po’ dalle solite rotte turistiche, decidiamo di noleggiare delle bici (non mi ricordo il prezzo, ma avevo fatto i conti che il noleggiatore se la ripagava in pochi giorni e in un anno avrà fatto degli enormi margini!). Dopo un tratto di strada asfaltata dove Rondine tiene medie da cronomen (anzi cronowoman), ci addentriamo per le campagne e piccoli villaggi e il panorama rurale in effetti è molto bello e caratteristico.

LongSheng

La nostra terza giornata a Guilin è dedicata alle risaie di Longsheng, che raggiungiamo con un viaggio in macchina di 2 ore e mezza. Longsheng, come molti altri posti, è purtroppo rovinato dal turismo e quello che di tipico o antico ti sembra di vedere, è probabilmente ad uso e consumo dei visitatori. L'unica cosa forse ancora genuina sono i contadini che lavorano la terra, anche se immagino che guadagnino molto di più vendendo souvenir che non coltivando riso. Visitiamo i terrazzamenti “9 Dragon and 5 Tigers” posti molto in alto e senza turisti, dove per nostra fortuna la nebbia si dirada proprio quando è il momento delle foto. Ridiscendiamo al più famoso e affollato “7 Stars with Moon” per poi pranzare in una Guest House (Ping An) a base di riso nel bambù, pollo con arachidi e Noodle con verdure e maiale. Forse il miglior pranzo “locale” di tutto il viaggio e spendendo meno di 4 euro a testa (11€ in 3, avendo fatto il brillante e pagando anche per Rondine!).

Siamo in dubbio se fare un’escursione facoltativa ad un altro villaggio: non sono tanto le 2 ore di camminata che ci spaventano, quanto la probabile possibilità di farle sotto la pioggia e quindi a malincuore decidiamo di tornare a Guilin.

Mentre Silvia si concede un massaggio dei piedi e della schiena a dir poco doloroso ma rivelatosi col tempo miracoloso (non avrà male alla cervicale per mesi!), io mi faccio un giro per le vie commerciali, dove i ristoranti locali e internazionali cominciano a riempirsi. Concludiamo la giornata con l’acquisto di perle nere in una gioielleria della città, dove mi tocca, io che odio farlo, intavolare le classiche trattative calcolatrice alla mano.

 

Hotel

Hotel Guillin Shangri-La

Siamo stati sfortunati a capitarci nel mezzo di un mega convegno di una casa farmaceutica (tra l'altro italiana), e quindi per 1,5gg abbiamo dovuto sopportare un po' di affollamento che comunque il personale è riuscito a contenere dignitosamente. Partito il mega gruppo, colazione e cena a buffet sono stati di livello superiore e più tranquilli. Cenato anche al U-Bar specializzato in steak e hamburger (ma se vuoi dare l'aria che sia un vero pub, devi avere -o almeno sapere cosa sia- una Guiness). Camera ok, piscina indoor e area gym molto ben fornita (a parte obbligarmi a mettere una cuffia che sono praticamente calvo e invece non dire niente agli ospiti locali che sputavano allegramente in acqua!). La piscina esterna invece era in riempimento (un po' strano visto che nel sud in maggio è già quasi estate).
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