Marsa Alam

Giugno 2005

per la terza volta sul Mar Rosso (le precedenti nel 1998 e nel 2003 a Sharm) e complice una offerta last minute del mio "Tour Operator personale" partiamo per Marsa Alam.

La scelta dell'hotel cade sul Brayka Bay Hotel Reef Resort (offerto da Turisanda) un albergo inaugurato nel 2004 che sorge in una bella baia corallina dove è possibile fare snorkeling e anche qualche immersione partendo direttamente dalla spiaggia (non ci sono inestetici pontili, si entra direttamente da riva e con qualche bracciata si è già davanti al reef). La struttura conta circa 450 camere disposte in numerose palazzine da 1 a 3 piani costruite con la pietra locale. La disposizione delle camere varia dal classico fronte mare alle cosiddette panoramiche (le nostre) che abbiamo scoperto a nostre spese chiamarsi anche "mountain" per via delle pluri-ascese quotidiane che eravamo costretti a farci (niente di spaventoso, ma 65 gradini a 35 gradi circa non sono proprio il massimo...).

L'hotel è un 5 stelle "egiziano" (in Alto Adige ne beccherebbe 3 con fatica) e pur essendo praticamente nuovo soffre delle solite pecche di manutenzione che si riscontrano spesso in questi paesi (doccia bollente o gelata, la porta della veranda che devi chiudere artigianalmente con un pezzo di legno, il frigo che si rompe e che ci vogliono 2 giorni per averlo riparato, ecc.) Quello che più mi spaventa è pensare a come si vive nell'hotel quando questo è pieno; durante il mio soggiorno c'erano 110 ospiti (quindi 1/10 circa della sua disponibilità massima) e si stava benissimo, ma ho il sentore che nei mesi full (luglio e agosto) con 800/900 persone sia la spiaggia che i servizi siano al limite della vivibilità.

Ma ovviamente non si va in questi posti per la camera o il vitto bensì per le bellezze che offre il mondo sottomarino. Come già detto lo snorkeling è fattibile da riva e offre due splendidi reef (north e south) da esplorare palmo a palmo per diverse ore al giorno sia autonomamente sia in compagnia dei bravi assistenti Turisanda (Annalisa, Salvo e la biologa Barbara) che ci aiutano a conoscere le varie specie marine. Oltre ai "soliti" pesci da barriera (farfalla, leone, pappagallo, palla, balestra, ecc.) l'amica Daniela ha avuto il piacere di vedere anche qualche cosa di più grosso (squaletto, aquile di mare e tartaruga), ovviamente tutto nei giorni dove io non c'ero :-(

Io infatti mi sono dedicato più alle immersioni affidandomi al diving presente dentro l'hotel, il Seafari Dive Center. Il diving è abbastanza ben organizzato (dico abbastanza perchè in alcune occasioni ci sono stati alcuni malintesi, tipo scambi di ceste, overbooking per le uscite, ecc... niente di grave ma il discorso torna a prima: cosa succederà con il triplo o quadruplo di gente ?). La gestione è francese ma vi sono collaboratori italiani e multilingua (inglese, tedesco e olandese li ho sentiti parlare, forse ne sanno anche di più). Hanno una piscina tutta loro per i corsi, offrono ricariche nitrox, attrezzatura nuova e ben tenuta e soprattutto una vasta gamma di possibilità per le immersioni. E' infatti possibile scegliere tra immersioni in house reef direttamente dalla spiaggia, immersioni con gommoni Zodiac per brevi distanze o Speed boat (un gommone molto più grande e bi-motore), full day su barche grandi, spostamenti in pullmino e addirittura su Quad (le motorette a quattro ruote adatte a gite nel deserto).

A parte il Quad il resto l'ho provato tutto ! Rilassanti le immersioni nella baia dell'hotel (viste le mie prime aquile di mare), belli i siti di Abu Nawas Garden e Sharm Shony raggiunti rispettivamente in gommone e truck, molto bella la famosa Elphinstone (anche se il mare quasi sempre grosso non la rende una trasversata molto piacevole) ed emozionante l'incontro con una ventina di delfini fatta nel parco di Samadai (non per niente chiamato Dolphin House; e anche non vedendoli comunque le grotte che si fanno nella seconda immersione valgono comunque la pena della full day). Mi è mancato solo l'incontro con il dugongo che ho rimandato per una prossima volta... Brave le guide (non tutti istruttori ma "solo" 3 stelle cmas o divemaster padi) che ci hanno accompagnato tra cui voglio citare la francese Emma, la russa Alona e la simpatica abruzzese Manuela, un "pazzo" e coraggioso ingegnere che stufa di reti e telecomunicazioni nella grigia Milano ha abbandonato temporaneamente tutto per vivere al sole e nel suo habitat preferito, ovvero tra i pesci. Grazie anche a Emanuale, il mio buddy in molte immersioni, per la compagnia. Per la prima volta ho fatto ausilio di una custodia sub per una piccola macchina fotografica digitale e sebbene non sia rimasto particolarmente soddisfatto dei risultati qualche scatto l'ho portato a casa; clicca qui per la photogallery subacquea.

Grazie infine alla mia Silvia per essere stata pazientemente sotto l'ombrellone ad aspettarmi (visto il suo rapporto non proprio amichevole con l'acqua), a Daniela compagna di snorkeling, alle sue simpaticissime colleghe/amiche Patrizia e Margherita e allo staff di animatori Turisanda che ha capito subito che con noi avevano poche speranze di coinvolgerci nelle loro attività (Federica, goditi il mio libro e buona estate...).

 



 

 

Vista dalla camera Mountain...

 

La baia

     
 

La spiaggia con comodi lettini e grandi ombrelloni; la barriera è a pochi passi...

     

La scalinata verso la camera... Vialetti e piscina