Hiroshima e Miyajima
    Giorno 11
    
        
        Partiamo con calma in auto alla volta delle due cittadine che raggiungiamo in un’oretta
        di autostrada e dopo una lunga discussione con un parcheggiatore (che voleva convincerci
        a visitare prima Hiroshima e dopo l’isola) prendiamo un ferry boat che in 5 minuti
        ci porta a Miyajima. Grande la sorpresa appena salpati di venire avvicinati da daini
        e cerbiatti per niente timidi e anzi sfrontati nel mettere il muso nelle borse alla ricerca di cibo (e anzi, dicono che
        quelli di Nara sono ancora più affamati e invadenti). Visitiamo subito il Santuario Itsukushima dove
        (è domenica) assistiamo ad un altro matrimonio con relativo servizio fotografico avente come
        sfondo il famoso torii galleggiante prospiciente il santuario.
    
    
        Successivamente saliamo con una doppia funivia (la prima veramente vecchia) sul monte Misen, riserva di scimmie giapponesi, da
        cui si gode di una bellissima
            vista sul Mare Interno (peccato per il cielo grigio).
    
    
        
        Dopo un pranzo in un ristorante che offre solo ed esclusivamente ostriche (ottime
        quelle al barbecue cotte sulla strada), prendiamo una barca che in un’oretta di
        navigazione ci sbarca davanti alla Cupola della Bomba A, noto e triste simbolo della
        città vittima della prima bomba atomica. Ero scettico sulla visita di questa meta
        in quanto oltre ai memoriali inerenti la bomba non offre altro. Invece pur essendo
        uscito col magone e con la melanconia dal Museo della Pace, Il Parco della Pace,
                la campana, il monumento dei Bambini e il cenotafio con la fiamma trasmettono
        un’emozione
                difficilmente descrivibile.
    
    
        Torniamo alla macchina con un lungo tragitto in tram e ritorniamo col ferry a Miyajima
        poiché l’amico Hiroshi mi vuole far fotografare il torii anche al buio e addirittura
                da sotto,
        tramite un giro in barca turistica con tanto spiegazione scintoista della
                guida. Concludiamo la lunga giornata con una sosta in un autogrill sull’autostrada
        dove per soli 5 euro mangiamo degli ottimi ramen con carne di maiale (il pasto più
        economico del viaggio !)